A pubblicarlo con un’esclusiva anteprima è stato WWD: la campagna di comunicazione Dior per la primavera 2021 è della fotografa Elina Kechicheva che propone tableaux ispirati all’arte, con un sapiente mix di ombre e luce nei suoi scatti che ricordano i dipinti di Caravaggio.
La direzione artistica di Fabien Baron e le immagini disegnate da Elin Svahn, con Levi Achthoven, Maryel Uchida, Sculy Mejia, Judith Frament e Holly Fischer che indossano con divina espressione i capi della Maison.
Il tema della fortuna
all'HOMI Fashion&Jewels 2021
Uniti dal progetto #strongertogheter, le principali manifestazioni del comparto moda accessori – Homi Fashion&Jewels Exhibition, Micam Milano, Mipel, TheOne Milano, Lineapelle - si svolgeranno a Milano in assoluta sinergia nelle medesime date per creare un vero e proprio hub espositivo. A dare il via proprio HOMI Fashion&Jewels Exhibition, la manifestazione dedicata all'accessorio moda, al bijoux e al gioiello trendy, che aprirà sabato 20 marzo fino a lunedì 22 marzo 2021.La kermesse si propone portavoce delle tendenze future con il tema della fortuna. Accessori magico-sacrali, investiti di ricordi, di storie e di poteri, nella versione più esoterica o riletta in chiave contemporanea, come appare nella recente ricerca realizzata dal consorzio del Politecnico di Milano, per HOMI Fashion&Jewels Exhibition, dove il macrotrend Inner Identity decreta - tra i temi più di tendenza del segmento accessorio moda - gli “Amuleti”.
Sotto all’hashtag #BELUCKY nasce l’omonimo progetto che valorizza il tema della buona sorte alla quale tutti, ora più che mai, ci appelliamo e che vedrà coinvolti content creator e influencer in un progetto social dedicato alla condivisione della fortuna, proprio attraverso i gioielli portafortuna.
Fin dall’antichità si attribuisce al gioiello-amuleto un valore che va oltre quello materiale: protettivo, propiziatorio e curativo, e spesso gli si riconosce la capacità di tenere lontane le energie negative ed essere di buon auspicio. Nella storia, tra le varie culture ci sono sempre stati numerosi simboli portafortuna che, seppure avendo perso il loro significato originario, hanno conservato nella contemporaneità la loro capacità di coniugare sacro e profano, magia e religione in un simbolismo che attraversa tutte le arti. Dai coralli agli amuleti, dagli ex-voto ai rosari fino alle croci, il portafortuna è uno dei temi più esplorati nel gioiello e nell’accessorio moda che oggi è reinterpretato coniugando il gusto versatile e originale con materiali nuovi e attuali per affrontare, le sfide di ogni giorno.
MANUALE DELLA GRANDE
PROFUMERIA ITALIANA
La storia dell’arte della profumeria ha una forte legame con quella del Belpaese e il “modo italiano” di creare le fragranze si è contraddistinto e ha fatto scuola a livello mondiale. Per la prima volta, una pubblicazione interamente dedicata al tema della profumeria italiana si propone di raccontare gli ultimi cinquant’anni di storia di questo settore, così importante per la cultura, ma anche per l’economia, del nostro paese.Il volume, edito da Silvana Editoriale e realizzato con il patrocinio di Accademia del Profumo, dal titolo Manuale della grande profumeria italiana - Cinquant’anni di essenze straordinarie, offre una summa dei profumi prodotti in Italia, passando in rassegna i grandi marchi che hanno fatto conoscere in tutto il mondo il gusto olfattivo italiano, attraverso essenze meravigliose, marketing all’avanguardia e flaconi dal design ricercatissimo.
Marika Vecchiattini, blogger ed esperta di profumi, già autrice di altre tre pubblicazioni legate al mondo dell’olfatto, conduce il lettore in un percorso strutturato in tre parti.Dopo un excursus introduttivo dedicato alle origini della profumeria moderna – nata in Italia ed esportata in Francia nel ‘500 da Caterina de’ Medici, andata in sposa al Duca d’Orléans – si apre la prima sezione, incentrata sulle vicende che hanno segnato lo sviluppo dell’arte della profumeria, divenuta una delle eccellenze in cui si è espresso il made in Italy.Segue un’antologia di 100 celebri profumi – selezionati per la significatività delle loro caratteristiche – corredati da ampie schede descrittive e suddivisi per decenni a partire dagli anni ’70. Una galleria che permette di seguire l’evoluzione della profumeria contemporanea, rivolgendo lo sguardo fino alle tendenze più attuali.Un capitolo è poi dedicato alla filiera di produzione del profumo, raccontata attraverso le parole di alcuni protagonisti d’eccellenza.Chiude il volume una carrellata delle circa 7.000 fragranze prodotte in Italia negli ultimi cinquant’anni, con indicazione della casa produttrice, del genere e dell’anno, corredata da una tavola che illustra visivamente 100 fragranze, suddivise in famiglie olfattive.«È un volume nato dall’amore per i profumi dall’anima italiana, – commenta l’autrice, Marika Vecchiattini – scritto con il desiderio di valorizzare e divulgare un patrimonio olfattivo unico al mondo, ambasciatore perfetto di una cultura intrisa di bellezza, armonia, gioia di vivere».«Valorizzare il patrimonio storico e culturale legato al mondo delle fragranze è uno dei punti cardine della nostra mission. – racconta Ambra Martone, Presidente di Accademia del Profumo – Per questo, abbiamo accolto con gioia la proposta di patrocinare questa pubblicazione che, attraverso le parole e le immagini, traccia un racconto unico di questo affascinante universo e dei suoi protagonisti».
La t-shirt e la mascherina
'Anche a Te e Famiglia'
Perfetta per un lifestyle quotidiano, ecco l’originale t-shirt 👚 👕 , la cui flash riprende lo slogan tormentone delle festività ‘Anche a Te e Famiglia’®.
Puntando su un’estetica assolutamente pop che prende spunto dalla street art, la t-shirt coniuga design e contemporaneità.La divertente leggerezza di un capo d’abbigliamento unconventional si esprime così in un tripudio di colori intensi, pieni e luminosissimi: blu oltremare, arancione, verde smeraldo, rosa, grigio chiaro, fucsia, mélange, verde army, kaki, blu royal e naturalmente rosso Natale 🎄.Made in Italy in cotone 100%,naturale, la t-shirt, must have del Natale, segue i trend e possiede un’impronta che non ha stagioni.I tessuti naturali profumano di spensieratezza e allegria per un outfit sempre più cool che spazia dal guardaroba bimbi 👦👧 a quello teen👫 senza tralasciare l’uomo🙋♂️ e la donna🙋♀️.
E adesso arriva, con l'obbligo di indossarla, la mascherina della linea 'cover' con il mood che diventa tratto distintivo per effetto di un messaggio: ‘Anche a Te e Famiglia’®.
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Louis Vuitton X Urs Fischer
"Dato lo status onnipresente del monogramma Louis Vuitton, ho scelto di disegnarlo a mano in modo davvero spontaneo, quasi come se lo disegnassi a memoria". Uno dei pochi artisti a rimodellare completamente il motivo iconico Louis Vuitton sin dalla sua creazione, Urs Fischer ha reinterpretato i fiori del monogramma e le iniziali LV in nuove versioni ingrandite e distorte disegnate a mano che chiama "schizzi di memoria". Questo nuovo Monogram è il motivo decorativo chiave della collaborazione, presente in tutta la collezione. La collaborazione comprende anche una serie di stravaganti personaggi animati creati dall'artista.
Così Louis Vuitton realizza, insieme al celebre artista svizzero contemporaneo, una collezione onnicomprensiva e collaborativa che evidenzia la visione creativa giocosa dello stesso artista. Per illustrare l'ampiezza e l'ambizione creativa della collaborazione, la seconda con la Maison dopo la borsa Artycapucines realizzata nel 2019, Fisher ha ideato un universo visivo completo per Louis Vuitton con vetrine accattivanti, installazioni in negozio e contenuti digitali , che darà ulteriore vita alla collezione. Louis Vuitton X Urs Fischer è una perfetta vetrina su larga scala per il mondo creativo dell'artista e l'ultimo entusiasmante capitolo dell'impegno di lunga data della Maison per le arti.
Il foulard
accessorio HERNO
In un momento storico così particolare per la moda, un momento fatto di riflessioni e dinamiche fragili, di cambiamenti, Herno trova nei suoi archivi la solidità e il sapore spensierato degli anni ‘50. Pur correndo il rischio di fare scelte contro-tempo, Herno ripercorre il “suo” di tempo, quello in cui la creazione e confezione dei capi avevano il fascino e la leggerezza dell’eterno saper fare italiano.
Partendo dalla collezione Herno Monogram e prendendo spunto dalla sua contraddistinta tela d’archivio in canvas con motivo ad H, si arriva ad un prezioso accessorio: il foulard, intramontabile e indispensabile tutto l’anno. Realizzato in twill di seta stampata che riprende il tessuto d’archivio e lo incornicia in una sofisticatanota di colore.
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Nella collezione Herno diventa il dettaglio dei capi timeless a decoro di impermeabili in cotone e piumini in nylon ultralight, anche abbinati a voluminoso taffettà tecnico.Ecco allora un sottile bandeau nel colletto del bomber anche over-size, della giacca bon ton, dell’A-shape e del gilet.Infilato nei passanti e pronto a diventare cintura nell’impermeabile e del parka dall’ampio volume o come sciarpa nella giacca con cappuccio. A sorprendere ulteriormente è la nuova linea di t-shirt e maglieria, creata e messa a punto dal nuovo polo produttivo aziendale, a riprova degli investimenti e della costante fucina di idee creative che è Herno, oggi finalmente realizzabile direttamente in “casa” tutto quello che viene pensato.
Il foulard di seta incontra il superfine cotone stretch delle t-shirt, sia nella versione mezza manica con nastro al collo, sia nella versione a manica lunga con ampia fascia sul fondo annodabile sul lato. Un match di sofisticate trasformazioni e attitudini chic e senza tempo.
Negli anni ’80 tutti vogliono poter indossare un paio di Saucony anche nella vita quotidiana. A cento anni esatti dalla nascita del marchio viene creata la linea di sneakers lifestyleSaucony Originals per rileggere il dna del brand in chiave contemporanea: l'heritage del marchio è, infatti, un patrimonio importante fatto di storia, gloria e stile che conquista un pubblico sempre più vasto.
Saucony è uno dei marchi storici nel mondo delle sneakers. Nasce nel 1898 a Kutztown in Pennsylvania come piccolo laboratorio artigianale di scarpe da bambino ma ben presto si specializza nella produzione di scarpe tecniche sportive e, nello specifico, di running shoes di grande qualità ed alte prestazioni guadagnandosi la stima, il rispetto e la lealtà di numerosi atleti e appassionati di corsa in tutto il mondo.
Presa dagli archivi storici del marchio (debutta nel 1989) la Shadow 5000 non fa accezione, entra ben presto a far parte della collezione SauconyOriginals e si impone per la sua silhouette, il comfort assoluto e, naturalmente, le combinazioni colore proposte. Oggi è nelle varianti Amazon Green, Autumn Blaze, Saucony Grey tutte in versione vintage: la pelle è trattata per restituire un effetto used invecchiato.
La tomaia è in morbida pelle scamosciata trattata per ottenere un effetto invecchiato con inserti in nylon e mesh. L’Intersuola in PU stampato offre una perfetta combinazione tra stabilità e ammortizzazione del piede.
Niente eventi in presenza, la passerella dell’edizione 99 di Pitti Uomo è la piattaforma digitale Connect. Ad inaugurare il salone digitale, Brunello Cucinelli dal quartier generale di Solimeno.
A seguire Herno, quindi Kiton, Lardini. Iris van Herpen è invece la protagonista di Polimoda Duets, una video intervista online sulla piattaforma in anteprima giovedì 14 gennaio e poi condivisa sui social di Pitti e Polimoda.
Senza ospiti per le vie di Firenze in questa fase pandemica, per Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, rimane l’auspicio di uno spiraglio per una sessione in teoria prevista dal 21 al 23 febbraio: “Potrebbe essere una seconda possibilità di opzione fisica – dice – magari ibrida, con in parallelo la dimensione digitale per ampliare la copertura ...
Alla fine hanno prevalso il rischio da coronavirus, la sensazione di paura, l’accortezza della precauzione. Questa edizione di Milano Moda Donna si ricorderà per il panorama surreale degli ultimi giorni, per l’eccezionalità di un’emergenza che ha fatto optare Armani e Biagiotti per la sfilata a porte chiuse. Una sfilata, quella di Re Giorgio, che in streaming è stata seguita da un milione di persone, addetti ai lavori compresi.
Del resto l’esperimento dello streaming per coinvolgere buyers orientali e gli influencer del Sol Levante (e non soltanto loro) voluto dalla Camera Nazionale della Moda Italiana grazie al lodevole progetto inclusivo “China we are with you” da sé ha prodotto risultati entusiasmanti con oltre 16 milioni di contatti. Quella dell’esperienza digitale è la nuova finestra sul mondo fashion, da anni testata ma che l’emergenza ha reso quasi obbligatorio scoprire. Con numeri assai interessanti.
Adesso ci sarà da verificare, via via, come andranno gli ordini con i Paesi d’Oriente e bisognerà aspettare ancora un po’ per il bilancio di stagione. Nel frattempo, per la produzione, molti stilisti che hanno volto lo sguardo verso l’Est negli anni, forse guarderanno adesso più ai fasonisti italiani per riscoprire le vecchie tradizioni del made in Italy. Questa l’altra faccia della medaglia di uno stravolgimento mondiale provocato dal rischio contagio Covid-19 che adesso, con la diffusione nel Nord del Paese, paradossalmente, nei confronti degli altri Stati che hanno predisposto previdenti misure di sicurezza, mette gli italiani “in posizione” cinese. Così chi è transitato in questi giorni in zona gialla nella Penisola non potrà andare in Francia per seguire la moda di Parigi, motivo per cui anche questo sarà un evento da seguire in streaming.
La Camera Nazionale della Moda italiana lancia la campagna “China we are with you” e apre la Milan Fashion WeekA/I 20/21 tendendo la mano alla Cina –piegata dal coronavirus- con un messaggio forte, ovvero prima passerella riservata al giovane Han Wen, fashion designer che è potuto approdare a Milano poiché vive attualmente fuori dal suo Paese e non è quindi soggetto a restrizioni di movimento. In calendario, con lui, anche AnnaKiki, che sfilerà sabato. Agli altri stilisti cinesi emergenti, che invece non sono potuti arrivare in Italia, CNMI ha dato la possibilità di essere virtualmente presenti al fashion hub con video ed esperienze digitali. Allo stesso modo i buyers cinesi potranno seguire quanto accade a Milano per la settimana della moda grazie alla tecnologia. Un modo per essere solidali e, contemporaneamente, tenere saldo il filo che, attraverso il comparto moda, lega le due economie.
“Nonostante tutto la Fashion Week è partita molto bene” –commenta il presidente della Camera della Moda Italiana, Carlo Capasa– “l’auspicio è che si possa tornare presto alla normalità, magari nel giro di un mese, innanzitutto per il bene della popolazione cinese che rischia ed è in difficoltà, poi perché il mercato risente di questa flessione che pesa per il 30%. Nel frattempo speriamo migliorino le condizioni. Da parte nostra, e ne siamo lieti, riservando l’apertura a un designer cinese, abbiamo voluto lanciare un segnale in un momento difficile: bisogna costruire i ponti e non alzare i muri”.
– Questa edizione della settimana della moda vede pure il ritorno dei big, da Gucci ad Armani..
“I big con la loro disponibilità arricchiscono questa settimana della moda, più importante che mai visto il buon andamento della moda italiana per la straordinaria fase creativa, e consentono con effetto domino ai giovani di avere uno spazio altrettanto di rilievo, grazie a un calendario denso tra sfilate e presentazioni. Milano trasmette energia positiva in questa fase di nuovo umanesimo. E se ne accorgono anche all’estero”.
Tra polemiche a distanza sul Made in Italy a basso costo di manodopera lanciate dal New York Times e a cui ha replicato la Camera Nazionale della Moda Italiana, vip in arrivo a Milano, sfilate in calendario, maison che vanno e maison che vengono, la Fashion Week meneghina di settembre entra nel vivo per la presentazione delle collezioni primavera-estate 2019.
E mentre Alberta Ferretti lancia la jumpsuit di pizzo, Byblos opta per ritorno dello stile hippie, Prada sfila mini abiti svasati con stampe tye-dye e dad shoes in una svolta techno firmata MiucciaPrada 50 anni dopo il rivoluzionario ’68,Genny rende omaggio alle donne e alle loro personalità. Il romanticismo è il fulcro della collezione. Tocchi dal gusto francese, reminiscenze di estati assolate e spensierate nella Costa Azzurra degli anni Settanta, sono mixati ad accenti orientaleggianti e a un vibe futuristico. In linea con il carattere sperimentale della collezione che gioca con ardite combinazioni di materiali, ankle boot ultra femminili in organza rivelano inserti in PVC e tacchi metallici, mentre seta e maglia metallica si uniscono nelle clutch dalle forme squadrate. Raffinati motivi a onda punteggiano i modelli introducendo un accattivante senso di movimento. Appaiono sui midi dress attillati in denim rosso e blu con impunture a contrasto e su una jumpsuit con il corpino in jeans abbinato a pantaloni in seta stampata con pattern orientale. Un tocco futuristico è introdotto attraverso il PVC, che non solo si combina all’organza nelle obi belt, ma che si unisce al jersey fluido nei maxi abiti impreziositi da cristalli.
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Il momento è propizio anche per le inaugurazioni: così Genny apre il terzo monomarca in Italia e il primo a Milano con un cocktail-evento nella centralissima Via Verri. Il bianco firmato Genny rappresenta il concept-design dello store ed esprime tutta la femminile eleganza che distingue la maison. Un fil blanc – a volte etero altre intenso – unisce gli elementi: le pareti realizzate in sasso che assieme alle orchidee sono un richiamo alla natura; gli arredi dai quali scendono protagonisti i capi della collezione; la poltrona design in velluto bianco e ispirata agli anni ‘70 che ci riporta alle radici mentre guarda al futuro.
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Allo stesso modo c’è chi festeggia traguardi, come ANTEPRIMA, che in coincidenza con il suo 25° anniversario annuncia la collaborazione con The Smiley Company presentata proprio in occasione della sfilata di moda Spring/Summer 2019 presso la Scuola Militare Teuliè.
Izumi Ogino. Big Yuki
La collaborazione tra ANTEPRIMA e The Smiley Companyper la Spring/ Summer 2019 segna l’inizio della tanto attesa partnership e continuerà come progetto per tutto il 2019 in diversi formati, ad esempio merchandising, eventi e GWP. La linea commerciale SMILEY, in tre nuovi modelli, sarà lanciata nei negozi da febbraio 2018 in poi. Partendo dai classici STANDARD 047 e 046 WIREBAG, verranno sviluppati due modelli con la faccia Wink Smiley fatta a mano sulla parte superiore del pannello frontale per formare una piccola tasca. Questa piccola svolta ha ampiamente migliorato la funzionalità della borsa, perché i clienti potranno separare i propri oggetti con oggetti più grandi, come portafogli e sacchetti cosmetici e prodotti più piccoli come carte veline e carte da viaggio. Non avranno più bisogno di capovolgere tutti i loro oggetti personali solo per poter trovare un piccolo oggetto e quindi inutili seccature saranno completamente eliminate. Dopo aver riempito la tasca di piccoli oggetti, il quadrante SMILEY apparirà tridimensionale e la borsa sembrerà ancora più divertente e vivace.La SMILEY WIREBAG è classica ma giocosa e ben equipaggiata grazie alla spaziosa tasca interna che risulta essere molto funzionale. Utilizzando la catena metallica staccabile, è possibile trasformare la SMILEY WIREBAG in una borsa a mano o in una borsa a tracolla per donarle un aspetto diverso. Altra opzione, ancor più accattivante, potrebbe essere quella di inserirla nelle nostre borse in PVC creando una bag-in-bag. Mentre percorre la passerella, rimbalza e balla all’interno della borsa in PVC come se volasse, creando un interessante effetto visivo.
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In tema di anniversari, per celebrare i 70 anni di Herno, due capi che ne raccontano la storia. Un trench e un piumino A-Shape dal design inconfondibile realizzati in uno speciale tessuto personalizzato che diventa portavoce di tutte le emozioni e delle parole chiave con cui tutto lo staff interno ha descritto cosa Herno rappresenta per sé.
E’ tra gli stilisti italiani contemporary più apprezzati, con una carriera in piena escalation e grandi ambizioni: Salvatore Piccione, insignito del Tao Award la scorsa estate a Taormina e di recente protagonista alla Milan Fashion Week, fashion designer natìo di Donnalucata, nel ragusano, si prefigge tra gli obiettivi a breve scadenza anche l’estensione delle licenze del brand Piccione Piccione nell’universo kids con la linea bimba e poi panorama shoes. Strizzando inoltre l’occhio alla linea home. Intanto la sua collezione è approdata all’interno delle boutique The Best Shop e alla Rinascente Milano dove è stato aperto un pop-up store, importante link anche per i buyers.
“La passione per la moda l’ho sviluppata all’età di quattro anni quando, per dar sfogo alla mia creatività, disegnavo le mie maestre vestite in maschera oppure da sposa o da principesse. In età adolescenziale, poi, frequentando il liceo artistico ho sviluppato il disegno di fiori, volti e frutti. Il passaggio successivo alla maturità è stato lo IED; subito dopo il trienno in fashion design posso dire di essere stato baciato dalla fortuna vincendo il concorso realizzato in sinergia tra Vogue e IED supportato da Franca Sozzani. Nel 2008, grazie a Mariella Burani, ho potuto presentare la mia prima collezione durante la settimana della moda. Nello stesso anno ho vinto Riccione Moda Italia sezione ricami. Poi ho voluto continuare la mia esperienza professionale in Inghilterra, sino a quando nel 2012 ho avviato il progetto Piccione Piccione”.
Piccione è il suo cognome, perché ha scelto di ripeterlo due volte nella denominazione del suo brand?
“Perché in realtà ho iniziato l’esperienza con mio fratello ma già dalla seconda edizione della presentazione della nostra collezione le nostre strade si sono divise poiché lui ha scelto di fare l’illustratore grafico vantando peraltro importanti collaborazioni con Pitti, Elle, Grazia…Nonostante la scissione ho comunque voluto mantenere il nome con cui è nato il brand”.
Quando in entra in scena Camera Moda?
“Il concorso Who is on next? è stato il mio passepartout per arrivare a Camera Moda. Allora Franca Sozzani insieme ad altri esponenti di Alta Roma scelsero di decretarmi vincitore cosi, nel 2015, mi è stata data l’opportunità di sfilare all’interno del calendario ufficiale della CNMI”.
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